Borgo San Dalmazzo

Borgo San Dalmazzo fin dall’epoca romana è stata la porta di accesso alle Valli Gesso, Vermenagna e Stura, vallate tra le più autentiche delle Alpi Marittime. La porta di San Rocco, riccamente adornata dal medaglione sull’arco, dà ufficialmente il benvenuto nel centro storico. Lungo la centrale via Roma stupisce l’antica torre civica eretta nel XVI secolo a difesa della città, costruita in pietra e mattoni, con un bell’orologio ottocentesco.

Percorrendo le vivaci vie del centro, su cui si affacciano negozi e attività, emerge la tradizione nell’arte della lavorazione del cioccolato. Pasticcerie e caffetterie sono le tappe ideali per concedersi una dolce pausa di alta qualità con i prodotti dei laboratori artigianali locali. La città è inoltre nota per la sua Fiera Fredda che da 450 anni testimonia la passione di Borgo San Dalmazzo per la buona cucina, per i prodotti tipici genuini e, soprattutto, per la lumaca.

Alle spalle della chiesa parrocchiale di San Dalmazzo, ecco il Museo dell’Abbazia, dedicato alla storia dell’antica abbazia e dell’area archeologica sotterranea. A poca distanza, MEMO4345 è un percorso multimediale storico-didattico che ha lo scopo di guidare alla conoscenza e alla riflessione sugli elementi essenziali della Shoah in Europa e di approfondire la storia dei 357 ebrei deportati ad Auschwitz dal campo di concentramento attivo in città tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. L’allestimento si trova all’interno della ex Chiesa di Sant’Anna, a lato del Memoriale della Deportazione, a pochi passi dalla stazione ferroviaria dalla quale partirono i convogli verso i campi di sterminio nazisti.

Salendo in collina si incontra il santuario della Madonna di Monserrato, dall’incredibile posizione panoramica. Da qui si domina la città e lo sguardo abbraccia le vette dell’arco alpino. Scendendo, il Parco Grandis è l’ideale per una piacevole sosta relax nel verde e per le gioco-avventure dei bambini.